Sabato 14 ottobre è stata proprio una bella festa! Il teatro di Polesella era gremito di persone che negli anni hanno fatto parte della nostra compagnia teatrale, di giornalisti e soprattutto era pieno di gioia.

Sì, gioia, nessuno spazio alla malinconia o alla tristezza per i “bei tempi andati”. La gioia di aver fatto parte della compagnia, la gioia di aver superato la propria balbuzie per riuscire a recitare, la gioia di aver costruito delle scenografia che ancora oggi vengono ricordate, la gioia di aver conosciuto persone belle con cui si è condiviso un pezzetto della propria strada.

Una delle cose più belle di questa festa succedeva a ogni ingresso in sala. Persone che il tempo e la vita avevano allontanato, si sono ritrovate dopo tanti anni, cambiate, cresciute, con vite completamente diverse, persone a cui è bastato uno sguardo per riconoscersi. Il teatro, quando lo fai, ti avvicina all’altro, alla persona che è con te sulla scena, alla persona che ti trucca, a chi in camerino ti dà una pacca sulla spalla, a chi ti butta in scena. E questa è stata l’occasione proprio per incontrarsi ancora una volta.

Dopo i saluti iniziali del Parroco Don Umberto Rizzi e del Sindaco Leonardo Raito hanno portato il riconoscimento della FITA, la Federazione Italiana Teatro Amatori, il Presidente Regionale Mauro Dalla Villa e il Presidente Provinciale Luca Demetri. In tutti gli interventi si è posto l’accento su come la Compagnia sia riuscita a rinnovarsi entrando in contatto con le istituzioni, con le scuole e con le altre Associazioni di Polesella, entrando a far parte di quella rete, di quel tessuto sociale che tanto è importante per la vita delle persone. L’ospite d’onore di questa festa è Luigi Lunari, drammaturgo, storico del teatro, collaboratore di Giorgio Strehler. La profonda conoscenza del Teatro nelle sue svariate forme è indiscutibile, ogni volta che il professor Lunari parla, racconta aneddoti, cita testi, fissa date e luoghi in un vortice di parole con cui riesce sempre a conquistare il pubblico. La forza di Luigi Lunari però è nella sua schiettezza,  nella sua profonda libertà, espressa dalla sua sua frase di rito “l’importante è che NON siamo d’accordo”. Il pubblico presente ha fatto domande, ha espresso posizioni anche critiche nei confronti di quanto esposto ma sempre in un’ottica di crescita reciproca. Finito l’incontro sicuramente ognuno ha portato a casa qualcosa di importante, domande come “perché reciti?, perché questo testo?, perché questo movimento?” è bene che qualcuno le solleciti sempre, il rischio altrimenti è quello di addormentarsi.

Oltre alle domande del professor Lunari, ogni persona ha portato a casa la pubblicazione che abbiamo preparato per questo compleanno. Un libro che raccoglie la storia di questi anni, la storia di questa compagnia con le foto, i titoli e qualche ricordo. Come ogni festa che si rispetti, alla fine abbiamo tagliato la torta e brindato! AUGURI